“Dal parco non si esce”. Lo scrive M5S Viareggio in una nota stampa.

“Un ente parco che diciamolo subito non gode certo di buona salute, con gli ultimi 4 bilanci mancanti e con solo un bilancio approvato dal commissario, che ha ritenuto dover far scontare una perdita rilevata di ben 1.500.000 di euro. Sintomo questo come l’ente parco sia stato sicuramente negli ultimi anni dal governo regionale, solo considerato un mero poltronificio dove far sostare personaggi fuoriusciti per vari ragioni dalla politica locale, in attesa di un piazzamento migliore. E anche la politica viareggina ha fatto la sua parte, dalla giunta Lunardini in poi, non ha saputo mai esprimere un degno rappresentante del nostro comune che sedesse al tavolo del consiglio del Parco al pari degli altri comuni presenti in particolare di Pisa, per poter cavalcare regolamenti e metodi di sviluppo delle marine di Viareggio, che prima quella di Torre del Lago e oggi inesorabilmente quella di viale Europa, vedono sempre più allontanarsi ogni ipotesi di sviluppo commerciale e ricettivo, sommersi dal degrado e dalla microcriminalità”.

“Però da nostre informazioni il consorzio della Marina di Levante che segue il decalogo di Legambiente, non ha di certo cambiato opinione, legandosi indissolubilmente al parco, alle sue bellezze incontaminate e alla capacità di proporsi anche in stagioni al di fuori di quelle balneari. Qual’è stato allora il corto circuito che come un lampo a ciel sereno, ha fatto sbottare il nostro sindaco con una affermazione cosi inaspettata che dietro sembra nasconda ben altro? Non saranno per caso le preoccupazioni di svincolare lo sviluppo dell’asse di penetrazione passando dal lato sud dello stadio e quindi in piena zona parco, per avvalorare l’operazione cessione della porto spa a qualche privato interessato, oppure concedere uno sviluppo ulteriore a certe attività della marina anche in attesa di essere trasformati in b&b, o di cambiare la destinazione della strada sterrata lungo mare che collega TDL con Viareggio, aprendo nuove opportunità di consumo di territorio? Insomma noi come M5S Viareggio, siamo fortemente contrari anche solo ad accennare che si possa uscire dal parco, ma piuttosto proponiamo un rapporto nuovo e sano con le risorse naturalistiche presenti sul nostro territorio e siamo pronti a qualsiasi mossa anche clamorosa, come una petizione cittadina per stoppare un progetto ormai datato come il passaggio dell’asse a sud dello stadio. E comunque, saremo sempre disposti a valutare proposte che vadano a sviluppare l’area in senso ecosostenibile, per una accoglienza dei nostri ospiti che faccia apprezzare quelle bellezze naturali che noi da cosi vicino, talvolta non riusciamo neanche a riconoscere.”

Sul caso interviene anche Fratelli d’Italia, che esprime forti perplessità sulla richiesta di uscita dal Parco Naturale del territorio del Comune di Viareggio rinnovata dal Sindaco Giorgio Del Ghingaro. «Riteniamo che la presenza di un’area naturale protetta non possa che essere motivo di vanto per un territorio e per questo rimaniamo perplessi dalla volontà mostrata dal Sindaco, pronto a rinunciarvi per cosa? Per nuove colate di cemento o perché non gli è concesso esprimere un suo rappresentante all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’Ente?». La nota stampa è firmata dal portavoce provinciale, Riccardo Zucconi, dal responsabile regionale del dipartimento ambiente, Massimo Baldini, e dal portavoce di Viareggio, Alberto Pardini.

«Sia chiaro, non siamo ciechi: il Parco così come è stato gestito fino ad oggi non è funzionale a sé stesso né al territorio che vi ricade, soprattutto per tutta quell’area a nord di Vecchiano e ricadente nel Comune di Viareggio che è tenuta e considerata in modo nettamente peggiore rispetto al resto, ma di qui a rinunciarvi e lasciare il campo libero alla speculazione su uno dei patrimoni della città e del suo turismo il passo è troppo lungo per essere comprensibile. Probabilmente per Del Ghingaro e la sua Amministrazione è più facile prendere il pallone e scappar via che cercare di ottemperare ai propri doveri in termini di controllo e pulizia, e far contare il Comune di Viareggio nelle scelte gestionali».

«La vera sfida di cui Del Ghingaro dovrebbe farsi carico e con lui il viareggino presidente dell’Ente, Giovanni Cardellini – conclude FdI – è quella di trasformare la presenza del Parco da peso a risorsa, e questo si può ottenere solo attraverso con la volontà e il confronto, non con i bracci di ferro dei Sindaci, come oggi, e le barricate del Parco, come accaduto finora».

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